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Foto Lercara Friddi: 2012, 2009, 2008 |
Lercara Friddi è situato in Sicilia in Provincia di Palermo. Il 20 agosto si festeggia il Patrono, Madonna di Costantinopoli.
Confina con i comuni di: Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Prizzi e Vicari.
Indice |
Ritratto della Città
Il paese è disteso lungo il pendio della collina a formare lunghe e uniformi file di case, uno scacchiere con strade ampie e regolari. In passato Lercara Friddi è stato un importante centro minerario, l’unico in provincia di Palermo per l’estrazione e la lavorazione dello zolfo. Nel 1828 il ritrovamento di una ricca vena zolfiera, l'ha distinto per oltre 140 anni, come centro industriale, sino alla chiusura delle miniere nel 1969 del quale rimangono comunque delle vestige visitabili attraverso il Parco Minerario. Di Lercara Friddi era il padre di Frank Sinatra, mentre la madre era di Lumarzo, in Provincia di Genova. Lercara Friddi è nota anche per aver dato i natali al famigerato gangster Lucky Luciano.
Storia
Centro di origini Sicane, come testimoniano numerosi ritrovamenti dell' VIII-VI secolo a. C. sul colle Madore conservati nel Museo Civico, Lercara Friddi sorge quasi alle falde del colle Madore, sulle pendici del pizzo Lanzone, tra il vallone del Lantro e la vallata di Fiumetorto e del Platani. Fondata nell’ambito delle ”nuova città” istituite dall’amministrazione spagnola per ripopolare i feudi abbandonati, con la Licentia Populandi del 22 settembre 1595 concessa a Baldassare Gomez de Amesqua che avendo sposato Francesca Lercara, figlia di Lionello, gli portò in dote matrimoniale i feudi Friddi e Faverchi. Il primo principe di Lercara Friddi (la concessione del titolo è datato 9 novembre 1708 esecutoriato il 29 settembre 1709), fu Giuseppe Blasco Scammacca e Gravina (di Matteo, 1653 – 1716), che ricevette l’investitura da parte di Re Filippo V di Spagna la sua signoria durò dal 1668 al 1716. Durante quest’arco di tempo fu edificata la nuova Chiesa Madre (lavori di costruzione nel periodo 1702-1721).
Da Vedere
- Architettura Sacra
- Chiesa Madre del XVII secolo
- Chiesa di S. Antonio da Padova, settecentesca
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di San Matteo o del Purgatorio
- Architettura Civile
- Palazzo Miceli XVII secolo
- Palazzo Palagonia
- Palazzo Riso-Ferrara
- Palazzo Sartorio
- Palazzo Scammacca XVII secolo
- Villa Rose, ottocentesca
Musei
- Museo Civico, Via Vittorio Emanuele III, 46. Telefono: 091-8251316
Complessi Bandistici
- Corpo Bandistico "Città di Lercara"
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Giuseppe Mavaro, Via Vittorio Emanuele III, 44
Personalità Illustri
Gioacchino Germanà (1901–1978) Uomo Politico, Furitano Antonio (1778-1836) Scienziato, Alfonso Giordano (1843-1915) Medico e Filantropo, Giuseppe Mavaro (1914-1999) Storico e Critico Letterario.
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Virginia Soc. Coop. Sociale Arl, Viale Delle Rose, 27/A
- Centro studi delle Miniere di Lercara Friddi
Bibliografia
- Lercara Friddi, G. Canale (1965)
- Lercara città nuova, G. Mavaro (1984)
Memorie Storiche
Nel Libro Della Sicilia Nobile del 1754 di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (Marchese di Villafranca) la città viene così descritta:
LERCARA. Terra Baronale col mero e misto Impero, e giace nella Valle di Mazara, divisandosì col nome di Lercara delli Friddi, per distinguersi da quella Città, che si trova col nome stesso nella Valle di Demone. Fu un tempo Baronia della Fam. Ventimiglìa, poscia per matrimonio s' incardinò alla Scammacca, siccome di tal Famiglia le ne investì Blasco Barone del Murgo, indi Matteo a di 5 Novembre 1640 e finalmente Giuseppe Blasco primo P. di detto Stato a 3 Novembre 1688. Viene ella abitata da 1536 anime, per cui vi sono 483 case: coltivata veggendosi nello spirituale da sei Chiese compresa in esse la Madrice, soggette alla Diocesi di Palermo, Giuseppe Blasco Scammacca e Gravina (0) B. di Lercara fu il primo P. di essa per la concezione, che gliene fece il Sereno Rè Filippo V. Con suo suo privilegio accordato nel dì 9 Novembre 1708 esecutat. 9 Settembre 1709. Morì egli a 26 Gennajo 1716. Riposando le sue ossa nella Chiesa de PP. Cappuccini di Palermo. Sposò mentre visse Caterina Francica, la quale per donazione del marito fu l'eredere di quello titolo, come ci accenna la investitura, che a lei spedissi a dì 2 Ottobre 1717 passando soltanto lo Stato alla sorella.
(0) Minut Memor del Gran Priorato di Messina. f. 232.